Rombo nella notte

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Rombo nella notte

Esattamente 4 anni fa, nella notte tra il 19 e 20 maggio alle 4 del mattino, noi, abitanti di questa zona della pianura Padana, quella compresa tra Modena, Bologna, Ferrara, Mantova e Rovigo, fummo svegliati simultaneamente dal peggiore, piu’ imprevedibile ed inatteso degli incubi. Un gigante invisibile scuoteva le nostre case e mentre tutto vibrava, sussultava e tremava, il rumore dei calcinacci che si frantumavano e di oggetti e mobili che cadevano si univa ad un urlo della terra che non avevamo mai sentito prima e che non scorderemo. L’istinto ci ha catapultati in strada dove, sguardi smarriti, bocche spalancate voci tremule, eravamo testimoni di uno shock collettivo e di improvvise ed eccessive emozioni che ancora non avevano lasciato spazio al terrore. Nei giorni successivi ho dipinto un quadro che mi ricordasse quella notte. Nell’impossibilita’ di trasferire per immagini le indescrivibili emozioni, ho usato la metafora del batterista’ mentre percuote piatti e tamburi, per alludere all’improvviso grido della terra e al vibrare di cio’ che mi circondava. Il titolo e’ “Rombo nella notte”. Ho venduto questo quadro recentemente, e, ironia del destino, l’ho venduto ad un signore friulano. Gia’, il friuli, che in questi giorni ricorda i 40 anni trascorsi dal tremendo terremoto. Un caso? forse, o forse no. Mi piace pensare che le fortissime emozioni di quei giorni mi abbiano permesso di regalare un’anima a quel quadro che  ho eseguito con tanto sentimento ed istinto. Quest’anima, forse in maniera inconscia e’ stata colta da chi ha provato le stesse mie emozioni

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