a volte la poesia, l’arte, l’equilibrio, le proporzioni, vengono da sole, come una magia. Non sai perche’ e sono uniche ed irripetibili. Un piccolo lavoretto fatto per divertimento, senza un’idea particolare, prendi un piccolo pezzo di carta, e cominci a buttare giù due pennellate coi colori che hai sulla tavolozza non ancora essiccati, che hai utilizzato per un’altro lavoro. Non pensi, non ragioni su nulla, tanto e’ un piccolo bozzetto, mal che vada, prendi e lo butti nel cestino. Poi, il caso, la magia, guidano la tua mano e due colpi di pennello rendono, un volto, una figura, un’anima. Pochi segni, pennellate casuali, neanche fossi stato mesi a pensarci sarebbero andate a segno in maniera cosi’ espressiva, una sgocciolatura che scende casuale e si ferma al momento giusto, due colpi di matita fine. Guardi e trovi equilibri, forma, anima poesia. Basta, a questo punto la mano comincia ad essere titubante, hai paura di sbagliare, ti rendi conto che la ragione prenderebbe il posto dell’istinto e allora ti devi fermare, la magia e’ finita, ogni altra aggiunta sarebbe superflua, anzi, rischieresti di rovinare l’incantesimo nato dal caso.
2 Comments
Verissimo, anche in musica funziona così. Spesso certi ritmi nascono proprio dall’improvvisazione
Avendo avuto l’opportunità di vedere ed approfondire questi ultimi lavori posso dire che parlare di “caso” è quantomeno limitativo ed ingrato.
Personalmente ho notato una forza ed una sensibilità trasversale che pervade questa recentissima “serie” e così penso sia proprio un imprinting che è proprio dell’Artista il quale, tra inconsapevolezza, animo e maestria fa nascere queste bellissime atmosfere
Paolo