Una vecchia canzone di Enzo Jannacci si intitolava “ci vuole orecchio” . Io in omaggio a questo grandissimo della musica ho intitolato questo mio ultimo dipinto “ci vuole occhio”. E si, perche’ Jannacci diceva che serve orecchio per cantare e seguire il ritmo, e allora bisogna improvvisare. Io dico che per un quadro occorre occhio, per mantenere equilibrio cromatico e di forma all’interno dello spazio ristretto della tela, e allora bisogna improvvisare.
Alfredo Pini, “ci vuole occhio”, olio su tela cm 40×40. anno 2016