Alfredo Pini, “Alle porte del buio” olio, smalto su tela con applicazioni di garza e ritagli di tela cm. 90 x 120. Ho eseguito questo dipinto traendo spunto da una foto scattata a Reggio Emilia, ma e’ una piazzetta tipica di un qualsiasi luogo in Italia, soprattutto in pianura Padana. I portici, le chiese, la piazza. Quando incontro questi paesaggi, la mente mi porta a sognare e ad immaginare tempi passati, la storia, le leggende e i racconti legati ai luoghi. Quanto profonde possono essere le radici di quella cultura che determina il carattere, crea il dialetto e segna il pensiero, le abitudini, le tradizioni della gente che vive in quel luogo. E quanto questa cultura sia unica nello specifico, ma sempre uguale come caratteristiche ad ogni altro luogo. Ogni piazza ogni strada, ogni angolo in questo senso e’ un posto magico che potrebbe raccontare storie che nessun romanzo potrebbe raccontare. Alle porte del buio e’ un quadro metafisico, dominato dal silenzio, un paio di automobili appena accennate all’orizzonte ci portano alla realta’ ed ai giorni nostri, Il resto, titolo compreso, e’ un sogno immerso in una luce irreale, che ci porta alla notte dei tempi, al medio evo, in quei luoghi e quei tempi dove realta’ e magia, leggenda superstizione non avevano tracciato i propri confini