Avevo voglia di dipingere per il piacere di dipingere. Senza dovermi attenere ad obblighi formali dettati dalla verosimiglianza e senza rifugiarmi nell’astrattismo. Certo, molti miei lavori rispondono a caratteristiche analoghe, qualcuno piu’, qualcuno meno, in questo caso, volevo sottostare a pochissime regole o freni e per il resto liberare la mente ed il braccio. A questo punto abbozzate alcune linee prospettiche a usta, (a usta, e’ una definizione tipica di una certa parte dell’Emilia che sta a significare: in maniera approssimativa, all’incirca, fatto ad istinto), ho iniziato a dipingere. Pero’, attenzione, dipingere, non colorare. Dipingere e’ un atto creativo autonomo che nasce da un’idea e si sviluppa strada facendo, man mano, cambia, e’ soggetto a ripensamenti , origina stati emotivi intensi che vanno dal piacere all’assoluta insoddisfazione, con in mezzo tutti gli stadi intermedi. E’ come creare musica. Appunto, creare musica sta a dipingere come colorare sta a suonare. Il risultato, quando riesce, e’ la creatività dell’istinto guidato dall’esperienza, in cui colori e forme tendono ad unirsi e a darsi forza vicendevolmente, in una composizione unica ed irripetibile