Alfredo Pini, pittore di origini mirandolesi, da oltre 30 anni residente a Ferrara, venerdì 4 maggio alle ore 17.30 inaugura la sua nuova personale, “Appena in tempo”, a cura di Lucio Scardino, fino al 29 giugno visitabile nella Sala Mediolanum di banca Mediolanum in via Saraceno, 18/24 nella città estense.
15 opere realizzate nell’ultimo biennio, a parte alcune del 2015 e del 2016, tra cui un omaggio al ferrarese Giorgio Bassani, i cui significati emergono nello stesso farsi, in un’immanenza creativa che dona loro gradualmente anima e segno. In questo turbine di movimento permanente, forme e colori non possono, però, che essere perlopiù sfumati, astratti, indefiniti, cristallizzazioni ingannevoli, tentativi dichiaratamente vani di voler fermare il tempo. Un tempo, mai oggettivabile e dunque liquefatto, che è dunque cifra della modernità e della post modernità: così le icone urbane che affiorano dalla luce artificiale dei grigi agglomerati di Pini, sono automobili, filobus, o la mitologica Vespa che sfreccia nelle ampie strade cittadine, tra incombenti palazzi.
La stessa figura umana compare in sole due opere in mostra, e le sagome dei corpi assomigliano tristemente, nella loro unidimensionalità, a meri riflessi, a ombre di ombre, a “vuoti a rendere” da riempire con la prossima merce. Sono corpi quasi trasparenti, come trasparente, liscio e senza profondità si caratterizza il nostro mondo liquido, senza autentiche mediazioni possibili. Un mondo che, nonostante tutto questo, Pini ha il pregio di saper rappresentare con maestria, restituendoci anche la sua parte di bellezza.
Andrea Musacci