SmartArt N. 29 premessa allo stile romanico,contestualizzazione storica-

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SmartArt N. 29 premessa allo stile romanico,contestualizzazione storica-

SmartArt N. 29 premessa allo stile romanico,contestualizzazione storica-

Buongiorno a tutti, continuiamo come di consueto, nonostante il particolare clima che stiamo vivendo, la pubblicazione dello SmartArt settimanale, non come se niente fosse, ma con l’auspicio che la lettura, possa essere di qualche aiuto, se non altro come distrazione in questi difficili momenti. Continuiamo cronologicamente, anche se per un attimo ho pensato di scrivere in merito ad altri momenti analoghi a quelli che stiamo vivendo, che si sono verificati in epoche passate e raccontati attraverso l’arte. Ma poi, per ragioni ovvie ho preferito desistere.

Dopo l’anno 1000, tantissimi sconvolgimenti di diversa natura, si verificarono nel mondo occidentale Europeo. L’arte che si sviluppò in quel periodo fino alla fine del XII° secolo è detta arte romanica. In realtà in Italia il romanico continuò per tutto il XIII° secolo, mentre in Europa si affermava un altro tipo di arte che in Italia ebbe effetto marginale: l’arte gotica.
Romanico e’ un termine coniato nel 1824 da un archeologo francese, un certo De Caumont, e sta ad indicare sia un tipo di arte che ha coinvolto quei paesi la cui lingua derivava dal latino (lingue romanze) e che quindi erano stati parte dell’impero romano d’occidente, sia un recupero, in ambito artistico, di alcune caratteristiche dell’arte romana, soprattutto in architettura, che fu l’espressione artistica per eccellenza di questo stile.
Quali furono i fatti storici che contribuirono all’affermazione del romanico? Innanzitutto la separazione dell’occidente dall’oriente, che in campo religioso doveva culminare con lo scisma d’oriente (1054). Poi, le aspre lotte per il potere tra il papa e l’imperatore. Quest’imperatore, sempre più confinato in Germania, favori’ la nascita di nuove entità politiche, il feudalesimo in Francia ed in Italia le autonomie locali, i comuni. Ma a favorire un cambiamento fu anche la grande ripresa demografica dovuta alle migliori condizioni di vita ed in particolare alla modernizzazione ed alle scoperte in campo agricolo, tipo la rotazione triennale delle colture, l’uso dei mulini ad acqua ed a vento, l’invenzione del giogo e dell’aratro con parti metalliche, tutte scoperte o invenzioni, che permisero di aumentare la produzione alimentare, sollevando la popolazione dall’endemica scarsità di cibo. Ripresero i commerci e si svilupparono i villaggi e le città quali sedi di mercati; crebbero le zone urbane e gradualmente fu possibile l’affermazione di un nuovo ceto sociale, quello “borghese” dedito alle attività manifatturiere e commerciali, intermedio tra la massa dei contadini e gli aristocratici o gli ecclesiastici. Già da tempo, alcuni decenni prima dell’anno 1000, erano iniziati i grandi pellegrinaggi verso i luoghi sacri della cristianità, Gerusalemme, Roma, Santiago de Compostela e Canterbury, che si intensificarono appena prima del 1000 soprattutto in virtù del timore di una fine del mondo in coincidenza con quella data. Questo insieme di componenti fece sorgere nuovi villaggi e città fortificate con caratteristiche differenti rispetto al passato. Occorreva che le città avessero un’ampia piazza centrale nella quale ospitare i mercati. La piazza doveva essere contornata dagli edifici più importanti e la cattedrale, col suo campanile svettante e visibile da lontano come punto di riferimento, fu l’edificio fondamentale. Queste cattedrali, non erano solo edifici ecclesiastici, rappresentavano il vero centro della vita cittadina, all’interno di esse era possibile trattare affari e deliberare o sancire solennemente gli eventi più importanti, dalla stipulazione di una pace alla dichiarazione di guerra al giuramento di alleanza. Lo stile romanico, che a partire dall’XI° secolo caratterizzò tutto l’occidente unificato dalla radice comune romana-cristiana, oltrepassò i confini stessi del mondo latino, e si estese anche in Germania e Scandinavia, tutto un mondo che trovò unità nell’intensificarsi dei mercati e quindi nei traffici e nei commerci, unità ribadita solennemente nella grande coalizione militare sfociata nella prima Crociata. In questo contesto storico, prende vita l’arte romanica, la quale, come detto, e’ rappresentata quasi totalmente dall’architettura, in particolar modo dalle cattedrali. La scultura e’ subordinata all’architettura e ne costituisce una componente, con tematiche aggiuntive rispetto al mero ambito religioso e con un simbolismo non troppo differente da quello delle epoche precedenti. La pittura invece fino al XIII° continua la tradizione bizantina e bizantineggiante.
Lo stile romanico, nacque in Francia ed in Italia settentrionale, nell’area padana, poi si affermò nel resto dell’Europa occidentale. In Inghilterra e’ conosciuto come stile normanno ma e’ la stessa cosa. Fu Guglielmo il conquistatore, che, in seguito alla battaglia di Hastings del 1066 ed alla sua incoronazione come primo monarca normanno dell’isola, introdusse in Gran Bretagna lo stile romanico. Dall’epoca dell’antica Roma non si vedeva una tale uniformità artistica in tutto l’occidente. Ricordiamoci che l’impero romano d’oriente esisteva ancora e seguiva un percorso differente, ancora legato all’arte bizantina.
In ogni caso, sebbene certe caratteristiche fondamentali dell’arte romanica fossero comuni, le differenze tra luogo e luogo erano comunque evidenti, ciò dipendeva sia dalle tradizioni locali che dai diversi materiali da costruzione utilizzati e dalle varie personalità dei progettisti, i quali non erano in contatto tra di loro come lo sono oggi e molto raramente avevano la possibilità di lunghi spostamenti per osservare di persona le opere e si basavano soprattutto sulle parole dei pellegrini che portavano notizie dei luoghi visitati.
Dopo questa lunga premessa atta a contestualizzare lo stile romanico in ambito storico, inizieremo dalla prossima settimana ad entrare nel merito delle caratteristiche di questo stile fondamentale per la storia dell’arte.
Un caro saluto a tutti Alfredo.

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