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Buongiorno a tutti, parlare dell’antica Grecia significa parlare dell’origine della nostra civiltà e cultura occidentale. In questa terra tra il VII° ed il IV° secolo A.C. abbiamo assistito alla piu’ sorprendente fioritura di pensiero nell’ambito scientifico, matematico, letterario, filosofico, politico ed artistico della storia. Non c’e’ ambito del sapere che non sia stato esplorato e di cui non siano state poste le basi che tutt’ora sostengono la nostra civiltà. Come questo miracolo sia potuto avvenire rimane un mistero, nulla dell’arcaismo delle epoche precedenti lasciava supporre questa improvvisa impennata di civiltà, soprattutto in una terra tanto frastagliata e ricca di isole, di un cospicuo numero di “citta’ stato” indipendenti e costantemente in lotta tra di loro. Ma la comunione della lingua, della religione e dell’arte, teneva unite le popolazioni e differenziato questo popolo da ogni altro da esso ritenuto inferiore. In questo periodo l’arte assume significati e finalità nuove: abbandonato il mondo della religione e della magia, diventa libera espressione dell’intelletto umano e della sua ricerca di bellezza, equilibrio e perfezione. Viene progressivamente abbandonata la forma simbolica e, nella costante ricerca di perfezione, per la prima volta nella storia dell’arte, l’artista guarda alla natura e cerca di imitarla. Tutta la rappresentazione artistica greca e’ incentrata sulla rappresentazione umana, o ad essa commisurata, gli Dei sono raffigurati come uomini e vivono le stesse passioni degli uomini. La maestosa monumentalita’ egizia collegata alla divinita’ del faraone viene abbandonata, in favore di una architettura piu’ armoniosa ed equilibrata. Ma la piu’ sorprendente e rivoluzionaria scoperta in ambito artistico e’ rappresentata da un altro elemento essenziale: l’organicità. Nel raffigurare un corpo umano, come nel dar forma, nell’insieme e nei particolari, ad una costruzione architettonica, l’artista greco, tende a basarsi su un’interna legge di interdipendenza che regola ogni singolo elemento. Ogni elemento e particolare non sara’ piu’ un motivo astratto a se stante ma un elemento organico di un insieme equilibrato e proporzionato .
In seguito all’invasione dei Dori, degli Ioni e degli Eoli intorno al XII° secolo A.C., la cultura micenea venne assorbita dalle nuove culture, si avviò un periodo chiamato medioevo ellenico o periodo geometrico che terminerà nel VII° secolo A.C.. Inizia quindi l’età arcaica dove vengono delineate le caratteristiche principali dell’arte greca, si inizia la costruzione dei templi in pietra o marmo e si manifesta, soprattutto nell’ultima parte di questa età (periodo severo), V° sec. A.C. la nascita della scultura greca anticipatrice di quella dell’eta’ classica. Quest’ultima, la piu’ importante, dal 480 A.C. (vittoria di Salamina contro i persiani) fino alla morte di Alessandro Magno 323 A.C., denominata anche età Aurea, coincidente con l’età di Pericle e dei grandi filosofi, raggiunge vette inimmaginabili e costituirà il modello per tutta la storia dell’arte, dal rinascimento al neoclassicismo ed anche ad alcune correnti del XX° secolo. L’epoca successiva fino al 30 A.C. viene chiamata ellenismo, cioe’ l’epoca che diffonde l’arte greca in tutto il mediterraneo e ne fa assumere un carattere ecumenico (internazionale, in tutto il mondo allora conosciuto). Il 30 A.C. segna l’inizio dell’età romana, in cui la Grecia fara’ parte dell’impero romano, ma non ne segnerà la fine dell’arte, anzi, sarà l’impero romano a contribuire alla sua diffusione.
Oggi, a noi, sono giunte relativamente poche testimonianze dell’arte greca, templi molto rimaneggiati, pochissime sculture originali, la maggior parte delle restanti sculture sono copie romane basate sul ricordo e danno solamente una vaga idea di quella che doveva essere l’arte del tempo, zero pittura, ma molte anfore e vasellame decorato e dipinto. Come detto in un precedente post, le sculture furono in stragrande maggioranza distrutte dal cristianesimo per questioni legate all’idolatria. Ciò nonostante, quello che e’ giunto a noi anche attraverso testimonianze scritte degli storici del tempo, e’ sufficiente a farci considerare quest’arte una delle massime e irripetibili vette mai raggiunte. Analizzeremo nei prossimi appuntamenti i vari periodi, con particolare attenzione all’età classica.

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